Nuova direttiva UE: dopo il 2020 solo edifici a risparmio energetico
Il Parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva che rientra nel pacchetto "efficienza energetica" che aiuterà l'ambiente e i consumatori a risparmiare sui costi della bolletta energetica. La nuova norma prevede che tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 debbano essere dotati di standard di risparmio elevati, riduzione dei consumi energetici, e dovranno essere alimentati con un forte impiego di fonti rinnovabili. I progetti di edifici pubblici dovranno dare il buon esempio partendo già dal 2018.
Considerando che gli immobili assorbono circa il 40% del consumo energetico totale dell'Unione europea, e costituiscono la più grande fonte di emissioni d'Europa, migliorando le prestazioni energetiche si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi sulle emissioni di CO2, riducendo il consumo di energia del 20% entro il 2020. La nuova direttiva sull'efficienza energetica stabilisce i requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova costruzione e la loro applicazione per gli edifici esistenti. Gli Stati membri dovranno adottare misure atte a raggiungere requisiti di rendimento energetico a costi ottimali e secondo la metodologia comparativa.
Una parte dei finanziamenti per queste innovazioni giungerà dal bilancio dell'Unione europea. Anche per quanto riguarda gli edifici esistenti sono previste delle novità: ove possibile la spesa energetica degli immobili esistenti dovrà essere migliorata nel corso di lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno incentivati a installare "contatori intelligenti" e a sostituire gli impianti di riscaldamento, quelli idraulici per l'acqua calda e i sistemi di climatizzazione con soluzioni alternative ad alta efficienza come le pompe di calore. La normativa nazionale richiederà, inoltre, ispezioni regolari alle caldaie e ai sistemi di climatizzazione.
fonte ecoblog
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