“Il ministero dello Sviluppo Economico conferma che la Sogin (la societa’ pubblica che ha il compito di controllare, smantellare, decontaminare e gestire i rifiuti radioattivi), ha predisposto e trasmesso al Governo un elenco di 52 aree con caratteristiche adeguate per ospitare i siti per le scorie nucleari”, lista che “per ora non viene divulgata”.
Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori del Pd, rendono pubblico quanto esposto nella risposta all’interrogazione parlamentare presentata lo scorso settembre. Le aree indicate, spiegano, “con dimensioni di circa 300 ettari e in grado di accogliere i depositi per le scorie di varia gradazione” riguarderebbero, tra l’altro, “il viterbese, la Maremma, l’area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del piacentino e del Monferrato”.
La lista dei siti, continuano Della Seta e Ferrante, “viene formalmente classificata come una bozza dal ministero dello Sviluppo Economico”, e il dicastero di via Veneto aggiunge che “l’operativita’ della lista e’ legata al completamento delle nomine dell’Agenzia per la sicurezza nucleare (Asn)”, ora definite e definitive. Ferrante e Della Seta avvertono: “Tutto e’ pronto per far partire la lotteria delle scorie radioattive, mentre in segreto e senza il coinvolgimento dei territori interessati il Governo procede sulla via del ritorno all’energia atomica a tappe forzate”. Per i senatori del Pd “la decisione di tenere segreto l’elenco dei siti ritenuti idonei ad ospitare il deposito delle scorie radioattive e’ del tutto inaccettabile”, in quanto “contraddice l’esigenza di procedere nella massima chiarezza e nel coinvolgimento di tutti gli interessi coinvolti alla scelta dei siti nazionali”.
fonte " equo"
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